K-Rev ha siglato una nuova partnership con Talento Dinamico, una realtà che opera nel mondo della formazione e del people development. Talento dinamico, il cui CEO è Fulvio Sperduto, raggruppa sotto la sua ala un network di formatori che tutti i giorni si approcciano, ognuno con il proprio metodo, alle aziende e alle persone che ne fanno parte. L’obiettivo di Talento dinamico, così come quello di K-Rev, resta il benessere delle persone e delle organizzazioni. Oggi inizia il nostro viaggio alla scoperta di vari metodi di formazione innovativi al servizio del people development e raccontati direttamente dai formatori. La prima formatrice che abbiamo incontrato è Daniela Caridi, coach e consulente del metodo internazionale 4 colors.
Un sistema di analisi comportamentale che ha come obiettivo quello di comprendere i meccanismi alla base del comportamento per raggiungere il successo personale e professionale. Un metodo semplice, intuitivo, universale e trasversale come ci racconta Daniela Caridi in questa intervista.
Che cos’è questo metodo e come funziona?
“4 colors è un metodo semplice e intuitivo perché si basa su colori e simboli, ma non è semplicistico perché ha fondamenti scientifici. L’obiettivo principale è quello di aiutare le persone a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé. Ciascuno di noi possiede un’energia colore dominante (rossa, gialla, verde o blu) che si manifesta attraverso il nostro modo di comportarci, parlare, gesticolare, muoverci nel mondo e nel nostro modo di rapportarci con le altre persone.
Queste nostre modalità di comportamento ci rendono unici, e rappresentano una nostra grande potenzialità. In alcuni momenti però, i nostri comportamenti possono trasformarsi anche in difficoltà, soprattutto quando la nostra unicità si scontra con quella degli altri.
Per questo scoprire e imparare a conoscere quali sono le proprie potenzialità e le cose in cui possiamo migliorare è importante ed è l’obiettivo principale di questo metodo”.
Quali sono gli obiettivi del metodo 4 colors? E perché utilizzarlo in azienda?
“Fra gli obiettivi principali dell’uso di questo metodo all’interno delle aziende c’è la valorizzazione delle persone per quello che sono. Grazie al lavoro che viene proposto le persone riescono a costruire uno spazio di benessere all’interno dell’azienda dove possono esprimersi nel migliore dei modi.
La maggior parte delle dinamiche lavorative sono fatte di relazioni. Se le persone potranno esprimersi liberamente, si sentiranno anche più predisposte a dare il meglio di sé sul lavoro. Infatti, un altro degli obiettivi principali del metodo è aiutare a riconoscere le potenzialità di ciascuno, oltre a creare un ambiente fortemente collaborativo. Il metodo 4 colors raggiunge questi obiettivi in modo giocoso, esperienziale, mettendo le persone allo stesso livello, facendole giocare e dimostrando come la collaborazione porti risultati maggiori rispetto a contesti di competizione”.
Quali sono i benefici che questo metodo può apportare alle aziende?
“Il metodo aiuta concretamente l’azienda in fase di recruiting: permette infatti di individuare la persona con quelle caratteristiche che più si adattano all’inserimento all’interno di un determinato team, in un determinato contesto. Individuare in fase di selezione la persona adatta è un vantaggio sia per l’azienda che per la persona. L’azienda infatti riesce a trovare una persona che ha le caratteristiche specifiche per un determinato ruolo e un determinato team. E la persona che entra in azienda verrà inserita nel posto giusto e avrà quindi la possibilità di dare il meglio di sé.
Nei team che già esistono il metodo aiuta invece a creare o consolidare un clima di collaborazione o ad affrontare e superare le situazioni di conflitto che si possono verificare sulla base della semplice incomprensione comportamentale. Perché anche se abbiamo stessi bisogni e stessi valori, possiamo comportarci in maniera diversa: qui nascono i conflitti. Imparare a conoscere e capire questi nostri comportamenti aiuta a comprendere anche quelli degli altri e quindi a creare un ambiente collaborativo”.
Quali sono oggi, secondo te, le priorità per le aziende? e in che modo il metodo può aiutare?
“Il sistema dei colori non è solo un metodo ma è anche un linguaggio. E’ infatti anche un modo di comunicare efficacemente, per cui può aiutare nell’accorciare le distanze che si sono venute a creare con le modalità di lavoro a distanza.
Ciascuno di noi reagisce in modo differente alle situazioni, quindi anche la pandemia e il lockdown hanno avuto effetti differenti sulle persone, anche in funzione della propria energia colore dominante.
L’approcciarsi a questa modalità di lavoro a distanza è diversa a seconda delle persone. Un manager che gestisce un team sa che al suo interno ci sono delle persone con energie colore differenti, e sa che si può interfacciare e può interagire con ognuno di loro con modalità differenti.
Perché ogni energia colore ha affrontato questa situazione diversamente: a soffrire di più sono state le energie colore rosso e giallo ma con il tempo le blu e le verdi hanno avuto più difficoltà e fatto più fatica a reinserirsi. Questi ultimi si riconoscono per esempio durante le riunioni online perché intervengono poco, si fanno poco visibili. E allora un manager che lo sa, considera questa poca visibilità non come disinteresse, ma semplicemente come un modo di essere”.
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